martedì 25 settembre 2012

Hai il conto in rosso? Da lunedì niente commissioni se si sfora di 500 euro per meno di otto giorni

Novità per tutti i conti correnti italiani: da lunedì prossimo verranno applicate le norme del decreto del 30 giugno scorso sulla "remunerazione degli affidamenti e degli sconfinamenti". Queste regole sono entrate in vigore dal 1° luglio per i nuovi conti correnti, ma per i conti aperti prima di luglio la data è il 1° ottobre. E le banche proprio in questi giorni stanno inviando ai correntisti le comunicazioni con l'indicazione delle nuove spese.

Una piccola rivoluzione

È una piccola rivoluzione per i risparmiatori, introdotta dopo un lungo braccio di ferro tra il Governo e le banche italiane. E dopo che gli istituti di credito avevano in gran parte aggirato (con spese di diverso genere) le norme del 2009, che avevano messo fuorilegge la commissione di massimo scoperto in assenza di fido. Le banche hanno però ignorato questa disposizione, introducendo spese di diverso genere. Ma quali sono le novità?

Commissione limitata se esiste un fido

Se esiste un fido, cioè la banca ha concesso la possibilità di andare in rosso per un certo importo, la commissione non può superare lo 0,5% a trimestre, applicato sull'importo del fido stesso.

Commissione di "istruttoria veloce" senza un fido

Se invece il correntista va in rosso anche senza avere un fido, la banca può fargli pagare solo una commissione di "istruttoria veloce". È una sorta di rimborso spese: è stata introdotta per superare i precedenti oneri introdotti dalle banche, spesso con costi sproporzionati. «La commissione di istruttoria veloce non è stata definita dal decreto come importo – spiega Manfredi Urciuoli, direttore commerciale di ConfrontaConti.it (gruppo MutuiOnline) – ma nel decreto si indica che non deve essere di importo superiore ai costi effettivamente sostenuti per l'istruttoria, che per gran parte delle banche si aggira sui 30-40 euro». Il decreto inoltre esclude tale commissione per scoperti pari o inferiori ai 500 euro e che durano al massimo di 7 giorni consecutivi ogni trimestre.

Le nuove condizioni introdotte dalle banche

Ma come si sono comportate le banche in vista delle nuove norme? «Gli istituti di credito si sono uniformati su queste regole – spiega Urciuoli - ma gli istituti hanno dovuto aggiornare le proprie condizioni, con nuove caratteristiche per i conti. Alcune, la minoranza, hanno aumentato alcune voci di costo per "compensare" le limitazioni imposte dal decreto».

L'elasticità delle banche "territoriali"

Nelle banche online, continua il direttore commerciale di ConfrontaConti.it, ci sono condizioni spesso migliori ma solitamente nessuna flessibilità negoziale, a differenza di quanto avviene negli istituti territoriali. «Questo spiega perché nelle banche territoriali i costi sostenuti dai correntisti siano spesso inferiori a quelli massimi definiti dal fogli informativi: in pratica si applicano condizioni quasi sempre più favorevoli». Gli istituti territoriali inoltre solitamente conoscono bene il correntista e nelle singole filiali chi va in rosso può essere trattato con l'elasticità del caso. In ogni caso, a livello nazionale, il tasso medio effettivo sui fidi di conto corrente, segnalati ai fini dell'usura e quindi comprensivi di commissioni e oneri, è pari all'11,24% per fidi fino a 5mila euro e al 9,93% oltre i 5mila.

Cosa verificare con la propria banca

In vista della mini-rivoluzione di lunedì prossimo, i correntisti dovrebbero verificare con la propria banca gli oneri applicati dal 1° ottobre. Facendo attenzione a nuove condizioni penalizzanti, ed eventualmente "trattando" con il proprio istituto condizioni migliorative. Altrimenti rischiano brutte sorprese con l'estratto conto del 31 dicembre.

 

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-09-24/conto-rosso-lunedi-niente-185021.shtml?uuid=AbsfL1iG

 

mercoledì 19 settembre 2012

Calcolo Assegno Nucleo Familiare

Lavoro e Diritti mette a disposizione della community un utilissimo strumento per il calcolo dell'importo degli assegni familiari (ANF) spettanti in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare secondo le tabelle fornite dall'INPS per il periodo 01/07/2011 - 30/06/2012.

http://www.lavoroediritti.com/calcolo-assegni-familiari/

Nuovi obblighi (e nuove tasse) per i promotori finanziari


Sembrava tutto finito e destinato a chiudersi senza l'imposizione di nuovi obblighi per i promotori finanziari e invece, a dispetto delle previsioni, è arrivato il più classico "coup de théâtre" firmato Consiglio dei Ministri. Stiamo parlando del D.Lgs 141/2010 che nella giornata di venerdì 14 settembre è stato approvato in via definitiva con un secondo correttivo contenente "Ulteriori modifiche e integrazioni al D.Lgs 141/2010 recante attuazione della Direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori". Un decreto che, per chi non se lo ricordasse, stabilisce tra le altre cose i criteri per l'iscrizione all'albo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi gestito dall'Organismo degli agenti e dei mediatori (OAM).

Tutti erano ormai convinti il decreto 141/2010 non avrebbe più previsto nessun obbligo di iscrizione all'OAM da parte dei promotori finanziari, un onere in più che dopo una lunga serie di consultazioni con le associazioni di categoria sembrava ormai cancellato ma, con sorpresa di tutti, venerdì 14 settembre l'incubo OAM è riapparso nelle modifiche relative all'art. 7 del decreto legge.

"Dopo il comma 1" si legge nel secondo correttivo del decreto legge "è aggiunto il seguente: 1-bis. Non costituisce esercizio di agenzia in attività finanziaria la promozione e il collocamento di contratti relativi alla concessione di finanziamenti o alla prestazione di servizi di pagamento da parte dei promotori finanziari iscritti nell’albo previsto dall’articolo 31 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, effettuate per conto del soggetto abilitato che ha conferito loro l’incarico di promotore finanziario, purché i finanziamenti o i servizi di pagamento siano volti a consentire agli investitori di effettuare operazioni relative a strumenti finanziari".

Ovvero via libera al collocamento di finanziamenti e servizi di pagamento con un'unica finalità: quella di effettuare investimenti in strumenti finanziari. Se invece un promotore volesse semplicemente collocare un prestito o un mutuo o una qualunque altra forma di finanziamento finalizzata, ad esempio, all'acquisto di una casa o di un qualunque altro bene materiale o comunque non strettamente legata a un investimento finanziario, allora scatterebbe l'obbligo di iscrizione all'OAM.

Non solo. Il promotore si troverebbe a svolgere l'esercizio di agente in attività finanziaria e in quanto tale, sempre secondo le modifiche previste dal nuovo art. 7 del Dlgs 141 approvato dal Consiglio dei Ministri del 14 settembre, avrebbe l'obbligo di "di contribuzione previdenziale previsti per i soggetti di cui all’articolo 1742 del codice civile". In altre parole nuove tasse per la categoria. O almeno questo è il rischio che si corre con una legge che lascia troppo spazio all'interpretazione.


http://www.advisoronline.it/promotori-finanziari/risparmio-gestito/15628-nuovi-obblighi-e-nuove-tasse-per-i-promotori-finanziari.action

giovedì 13 settembre 2012

Decreto Balduzzi, ecco il testo inviato al Capo dello Stato. Giochi, vietati messaggi pubblicitari su internet

Assistenza sette giorni su sette con un'integrazione tra medici di medicina generale, pediatri e specialisti ambulatoriali, sulla base di modelli individuati dalle Regioni. Per quanto riguarda i giochi con vincite in denaro, nel decreto Sanità inviato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano - pubblichiamo il testo del provvedimento - dal 2013 scatta il divieto di messaggi pubblicitari anche su internet. Il provvedimento inviato al Quirinale per la forma passa da 16 a 15 articoli. Attesa per venerdì la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
 
Stretta su giochi e tabacco dal 2013
I distributori automatici per la vendita di tabacco andranno adeguati alle nuove regole a decorrere dal primo gennaio 2013. L'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato pianificherà su base annuale almeno 5mila controlli, focalizzati anche sul contrasto al gioco minorile. Rispetto al testo uscito dal Consiglio dei ministri, scompare l'articolo con le disposizioni sui traslochi delle farmacie in altri locali.
 
Succhi di frutta: almeno 20% di succo naturale
Le bevande analcoliche dovranno essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20 per cento. Per quanto riguarda i medici, infine, nell'accertamento della colpa lieve il giudice tiene conto in particolare dell'osservanza, nel caso concreto, delle linee guida e delle buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica, nazionale e internazionale.

Sul fumo il Governo inasprisce i divieti, le multinazionali mandano le hostess nei locali

È una partita a scacchi quella che si gioca tra il Governo e le multinazionale produttrici del tabacco. Se da un lato si inaspriscono i divieti, dall'altro aumentano i modi per bypassarli. Mentre sale da 16 a 18 l'età minima per acquistare le sigarette, le grosse case produttrici spingono sulla promozione per incrementare i consumi. Secondo l'ultima ricerca Doxa, infatti, nel 2012 i fumatori in Italia sarebbero diminuiti del 2% e le case produttrici non sono certo rimaste a guardare.
Il divieto di vendita ai minorenni
Il decreto Balduzzi approvato lo scorso 5 settembre, in attesa di essere convertito in legge, ha introdotto il divieto di vendita delle sigarette ai minori di 18 anni, innalzando il limite dei 16 anni previsto dall'art. 25 del regio decreto 1934. L'effetto deterrente più che dalla sanzione principale (la multa va da 250 a mille euro) sembra essere dato, in caso di recidiva, dalla sospensione della licenza per tre mesi in capo all'esercente. Chi ha un distributore automatico dovrà entro 12 mesi munirlo di un'idonea apparecchiatura per rilevare l'età anagrafica dell'acquirente. Su internet la maggior parte dei siti sono corsi ai ripari. Per comprare sigarette online è necessaria la carta di credito che presuppone la maggiore età dell'acquirente. Spetterà semmai ai genitori l'obbligo di vigilanza. E' vietato però comprare tabacco che provenga da soggetti non autorizzati. Si rischia di dover pagare una sanzione amministrativa all'Aams (Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato) e nell'ipotesi peggiore un'accusa per contrabbando.
 
La pubblicità al tabacco.
La normativa in materia di pubblicità delle sigarette è, almeno a prima vista, molto chiara. La legge 165 del 1962 ha vietato in Italia la pubblicità di qualsiasi prodotto da fumo, sanzionando i trasgressori con una multa fino a 50 milioni di lire.
Eppure nei fatti il sistema è molto più complesso.
I film degli anni '80 e il Gran Premio di Formula Uno ci hanno abituati ad apparizioni più o meno fugaci di noti marchi di aziende leader nella produzione dei tabacchi. Eppure dal 1962 in Italia la pubblicità delle sigarette è illegale. La battaglia si è giocata più volte nelle aule dei Tribunali. Se con riferimento al cosiddetto product placement nei film il Consiglio di Stato si è pronunciato più volte per sanzionarne la diffusione, quanto alle competizioni mondiali sportive è dovuto intervenire il parlamento europeo vietando a partire dal 31 luglio 2005 le sponsorizzazioni di manifestazioni pubbliche, gare sportive, concerti a diffusione internazionale (direttiva 2003/33/CE). Resta lecita però la pubblicità indiretta che usa il nome di una marca di tabacco per promuovere altri prodotti. Risultato? I margini di promozione delle case produttrici si restringono ma resistono. È possibile, ad esempio, farsi pubblicità in Paesi in cui non vige il divieto (i loghi saranno poi oscurati durante la diffusione in Italia), oppure usare nomi e richiami indiretti riferibili al marchio. Resta lecita, per ora, anche la pubblicità su siti internet registrati in alcuni Stati extra Ue. Ma la stretta contro il tabagismo si sta allargando anche a molti Paesi terzi.
Come aggirare i divieti
L'arrivo del decreto Balduzzi non ha spaventato le case produttrici, ma anzi ne ha aguzzato l'ingegno. A Milano, proprio il giorno dopo la sua approvazione, una grossa casa produttrice ha precettato le sue hostess, durante la notte della moda, per chiedere ai giovani assiepati nei locali della movida notturna quale marca di sigarette fumassero. Laddove si trattasse di un prodotto concorrente, le giovani promotrici erano pronte a sostituire il vecchio pacchetto con quello "giusto", accompagnando il regalo col gesto del pollice rivolto verso l'alto. Nessuno, in quel caso, ha chiesto la carta di identità. La restituzione del pacchetto servirebbe alle aziende per dimostrare che in realtà non si tratta di una vera e propria forma di pubblicità, ma di un'informativa rivolta a soggetti già fumatori. Gli altri, forse, avrebbero qualcosa da ridire.
 
il testo:
 

giovedì 6 settembre 2012

Ecco come cambia la sanità italiana


Cdm, via libera al decreto Balduzzi con le nuove norme sulla sanità. Diretta: stretta sui giochi

Medici di base sette giorni su sette. Arriva il via libera al decreto legge con le nuove norme sulla sanità. A far scattare il semaforo verde è stato il Consiglio dei ministri, che si è chiuso nella serata di mercoledì, poco dopo le 23. La riunione a palazzo Chigi è durata più di sei ore. Tra le novità, le aggregazioni tra medici di famiglia, pediatri, specialisti ambulatoriali e guardia medica allo scopo di garantire ai pazienti un'assistenza 24 ore su 24. Stretta sulla libera professione intramoenia.
Il testo sulla Sanità, che è passato da 27 a 16 articoli, ha invece perso per strada molti articoli come la cosiddetta "tassa sulle bollicine"; restano le multe per chi vende sigarette ai minori. Per quanto riguarda il partenariato pubblico-privato in materia di edilizia sanitaria, è ampliata la possibilità di collaborazione tra investitore privato e azienda sanitaria pubblica. Arrivano norme per limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro, con particolare riguardo alla tutela dei minori. «Nessuno pensa di vietare il gioco ma di informare sul gioco azzardo patologico che é vera malattia», ha chiarito il ministro della Salute Renato Balduzzi, nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. Questi in sintesi i passaggi chiave della giornata.

1. Assistenza sanitaria territoriale 
Si riorganizzano le cure primarie, nella consapevolezza che il processo di de-ospedalizzazione, se non è accompagnato da un corrispondente e contestuale rafforzamento dell'assistenza sanitaria sul territorio, determina di fatto una impossibilità per i cittadini di beneficiare delle cure. I punti qualificanti del riordino delle cure primarie sono: 
-integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali; 
-ruolo unico ed accesso unico per tutti i professionisti medicine nell'ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuità assistenziale, organizzazione e gestione;
-sviluppo dell'ICT quale strumento irrinunciabile per l'aggregazione funzionale e per l'integrazione delle cure territoriali e ospedaliere.
2. Intramoenia 
Si introducono, dopo più di dieci anni, nuove norme in materia di attività professionale intramoenia dei medici, al fine di superare il regime provvisorio. Le aziende sanitarie devono procedere a una definitiva e straordinaria ricognizione degli spazi disponibili per le attività libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Rilevante novità è che tutta l'attività viene messa in rete per dare trasparenza e avere tracciabilità di tutti i pagamenti effettuati dai pazienti, rendendo anche possibile un effettivo controllo del numero delle prestazioni che il professionista svolge sia durante il servizio ordinario, sia in regime di intramoenia. 
E' previsto che parte degli importi riscossi saranno destinati, oltre che per i compensi dei medici e del personale di supporto, anche per la copertura dei costi sostenuti dalle aziende. 
3. Medicina difensiva 
Si regola la responsabilità professionale di chi esercita professioni sanitarie per contenere il fenomeno della cosiddetta "medicina difensiva" che determina la prescrizione di esami diagnostici inappropriati al solo scopo di evitare responsabilità civili, con gravi conseguenze sia sulla salute dei cittadini, sia sull'aumento delle liste di attesa e dei costi a carico delle aziende sanitarie. Nel valutare la responsabilità dei professionisti si terrà conto della circostanza che essi abbiano svolto la prestazione professionale secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Viene inoltre costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4 per cento.


4. Trasparenza nella scelta di direttori generali e primari 
Le nomine dei direttori generali delle aziende e degli enti del SSR (Servizio Sanitario Regionale) vengono sottoposte a una nuova disciplina che privilegia il merito e tende a riequilibrare il rapporto tra indirizzo politico e gestione delle aziende sanitarie. Le Regioni infatti dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sarà svolta da una commissione costituita da esperti indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un'adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Saranno garantite idonee misure di pubblicità, anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina.
Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovrà scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l' elenco nazionale sarà la sommatoria degli elenchi regionali.
5. Nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) 
Si aggiornano i Lea tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia.
6. Promozione di più corretti stili di vita: limitazione vendita di prodotti del tabacco 
Si arricchisce il quadro normativo inerente alla lotta al fumo. È vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di 18 anni (finora il limite era a 16 anni) con sanzioni per gli esercenti da 250 a 1000 euro, che passano da 500 a 2000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva.
7. Certificati per l'attività sportiva amatoriale 
A tutela della salute dei cittadini che svolgono un'attività sportiva non agonistica o amatoriale, verranno predisposte linee guida per idonee certificazioni mediche e l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione, nonché l'impiego, da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche di defibrillatori semi-automatici e di altri eventuali dispositivi salvavita. 
8. Ludopatie 
Sono state introdotte disposizioni per:
- Limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori 
-Esplicitare le probabilità di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco
-Vietare l' accesso dei minori alle sale ovvero alle aree destinate al gioco
-Effettuare controlli mirati per verificare il rispetto di norme a tutela dei minori
-Rivedere , limitatamente alle nuove concessioni, anche su indicazione dei Comuni la dislocazione di punti di raccolta del gioco evitando la prossimità a luoghi sensibili (scuole, università, nosocomi, luoghi di culto).
9. Sicurezza alimentare e sanità veterinaria 
Si introduce l'obbligo di avviso ai consumatori, con appositi cartelli affissi nei punti vendita, dei rischi connessi al consumo di latte crudo e pesce crudo. Viene vietata, inoltre, la somministrazione di latte crudo e crema cruda nell'ambito della ristorazione collettiva, anche scolastica. Sono previste misure sanzionatorie nei confronti delle Regioni che sono in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive e diffusive del bestiame. Per le Regioni inadempienti è prevista la nomina di appositi commissari. E' previsto che, fatta salva la verifica della compatibilità comunitaria della misura, sia aumentato il contenuto di succo naturale di frutta dal 12 al 20 per cento nelle bevande analcoliche che utilizzano la denominazione della frutta medesima.
10. Farmaci 
Sono previste misure finalizzate a garantire che i farmaci innovativi riconosciuti dall'AIFa come rimborsabili dal Ssn siano tempestivamente messi a disposizione delle strutture sanitarie di tutte le Regioni italiane.
Viene disposto l'aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale per eliminare farmaci obsoleti e avere più spazio per i farmaci innovativi. Si prevede la sperimentazione, da parte delle Regioni, di nuove modalità di confezionamento dei farmaci per eliminare sprechi di prodotto e meccanismi impropri di prescrizione e per facilitare la personalizzazione del confezionamento stesso.


Viene completato il passaggio all'AIFA delle competenze in materia di sperimentazione clinica dei medicinali oggi ancora attribuite all'Istituto superiore di sanità, limitando contestualmente il proliferare dei comitati etici, prevedendo una gestione interamente telematica della documentazione sugli studi clinici. 
Le regole sulle autorizzazioni inerenti ai farmaci omeopatici sono precisate e semplificate, mantenendo le necessarie garanzie di qualità e sicurezza.
11. Edilizia ospedaliera 
Vengono migliorate le norme che regolano il partenariato pubblico-privato in materia di edilizia sanitaria ampliando la possibilità di collaborazione tra investitore privato e azienda sanitaria pubblica. 
Per quanto attiene all'adeguamento della normativa antincendio, viene previsto che una quota-parte delle risorse statali dedicate all'adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi sanitari venga utilizzata specificamente per il rispetto della stessa normativa antincendio, la quale viene anche semplificata per alcune tipologie di strutture sanitarie. 
Viene inoltre accelerato e facilitato l'utilizzo delle risorse, già destinate alla creazione di strutture socio-sanitarie, per trasferire i pazienti attualmente ospitati negli ospedali psichiatrici giudiziari di cui è stata recentemente stabilita per legge la chiusura definitiva.
12. Istituto nazionale migrazioni e povertà (Inmp) 
Viene definitivamente stabilizzata l'operatività di questo Istituto vigilato del Ministero della Salute, con programmi d'intervento a carattere interregionale per operare nelle situazioni di maggior disagio sanitario legato alla povertà e ai fenomeni migratori.
13. Ricerca sanitaria 
Si stabiliscono nuove regole per il riconoscimento e la conferma degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
14. Assistenza al personale navigante 
Viene completato il processo di trasferimento delle competenze per l'assistenza ai marittimi e al personale dell'aviazione civile dal Ministero della Salute alle Regioni.




http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-05/ecco-come-cambia-sanita-232815.shtml?uuid=Abful8YG