venerdì 29 marzo 2013

Anagrafe dei conti correnti: ecco chi rischia di più dai controlli

Via libera al super-occhio del Fisco che incrocerà dati delle nostre transazioni finanziarie con quelli sul reddito per scovare incongruenze ed evasioni fiscali. Ecco chi potrebbero essere i possibili obiettivi di verifiche e accertamenti


L'OCCHIO DEL FISCO - Al via l’anagrafe dei conti correnti e su qualsiasi altro tipo di rapporto finanziario. L’occhio indiscreto del Fisco setaccerà le varie incongruenze che possono risultare da verifiche incrociate sui dati delle transazioni finanziari dei contribuenti. L’obiettivo è colpire l’evasione fiscale attraverso un monitoraggio a tappeto di qualsiasi operazione finanziaria. Eppure,scrive il sito di Panorama, è possibile capire chi potranno essere i possibili obiettivi di verifiche e accertamenti che dovessero scattare in seguito a situazioni finanziarie ritenute incongrue. Ecco i comportamento che più di tutti potranno dare adito a dubbi e quindi far scattare eventuali controlli.

-Innanzitutto, verranno certamente inquadrate tutte le operazioni che in un qualche modo potrebbero risultare incoerenti con il profilo del contribuente preso in esame.Un lavoratore, sul cui conto corrente improvvisamente dovesse ritrovarsi una cifra di qualche decina di migliaia di euro, dovrà fornire sicuramente qualche spiegazione. E al contrario, un cittadino con un tenore di vita molto elevato, desterà non poche perplessità nel caso si dovesse ritrovare con un conto completamente prosciugato.

-Un fattore che verrà sicuramente monitorato poi è quello legato ai sistemi di pagamento. E’ ovvio che se un soggetto per il quale si rileva un’abitudine costante a pagare con carte di credito o di debito, dovesse improvvisamente aumentare in maniera spropositata le proprie transazioni in contante, desterà certamente l’attenzione del fisco.

-Altro elemento che potrà far nascere sospetti consisterà nella dislocazione geograficadei propri rapporti finanziari. Avere più conti correnti, oppure più cassette di sicurezza o altri tipi di rapporti finanziari aperti in città diverse, potrà di certo insospettire gli agenti del fisco.

-Infine, considerando che ormai le movimentazioni di qualsiasi medio contribuentefanno riferimento quasi sempre a uno o più conti correnti, sui quali passano generalmente la maggior parte delle entrate e delle uscite, desteranno attenzione tutte le operazioni che in generale avverranno fuori conto, in particolare se il loro numero dovesse essere particolarmente consistente.

-Verranno create delle vere e proprie black list di contribuenti considerati potenziali evasori e sarà su di essi che nel tempo si concentreranno le attenzioni degli ispettori.
 

http://consulenza.soldiweb.com/notizie/anagrafe-dei-conti-correnti-ecco-chi-rischia-di-piu-dai-controlli#.UVMd1zcgjSc

lunedì 25 marzo 2013

Al via tre nuovi servizi telematici per conoscere la tua pensione

Estratto Conto Integrato, Calcolatore della pensione e Simulatore della pensione, nuovi servizi online da marzo per capire la pensione


A fine marzo, saranno attivi tre nuovi servizi telematici per conoscere il proprio conto pensionistico. I nuovi servizi, “Estratto Conto Integrato”,  “Calcolatore della pensione” e “Simulatore della pensione”, sono stati creati in collaborazione tra il Ministero del Lavoro, l’INPS e l’Adepp, l’Associazione delle Casse previdenziali che gestiscono la previdenza obbligatoria dei liberi professionisti.
Il fine è quello di permettere a tutti i lavoratori italiani una maggiore conoscenza del proprio percorso previdenziale e del proprio conto pensionistico. Vediamo dunque di cosa si tratta.

Estratto Conto Integrato (ECI)

Attraverso questa funzione, sarà possibile conoscere con una sola consultazione telematica, della contribuzione previdenziale individuale, anche se si hanno contributi previdenziali versati in differenti gestioni Inps o presso diverse Casse previdenziali.
Il sistema è stato sperimentato lo scorso anno, con un campione di 100mila lavoratori, che hanno avuto la possibilità di consultare online il loro ECI, tramite il sito dell’ente previdenziale presso cui attualmente versano i contributi.
Oltre alla consultazione era possibile fornire – con una interfaccia online – le indicazioni circa eventuali ‘buchi’ o incongruenze. Grazie alla collaborazione tra Inps e Casse previdenziali, si legge nella comunicazione del Ministero del lavoro, un altro milione di cittadini – entro il mese di aprile - potrà usufruire dello stesso servizio, consultando tutti i periodi riguardanti la posizione assicurativa del contribuente, anche se maturati presso enti, casse, fondi e gestioni diverse, inclusi i periodi figurativi, i riscatti e le ricongiunzioni.
L’ECI potrà essere consultato sui portali degli enti che forniscono le informazioni previdenziali al Casellario dei Lavoratori Attivi, istituito presso l’Inps (Inps, Enasarco e Casse previdenziali degli ordini professionali). Ciascun contribuente potrà verificare la propria posizione contributiva on line, con accesso personalizzato, sul portale dell’ultimo Ente in cui risulta iscritto. Il servizio è interattivo e permette la segnalazione di eventuali problemi e incongruenze, che vengono indirizzate all’ente di competenza.

Calcolatore della pensione

A partire dal prossimo mese di aprile sarà attivata sul sito dell’Inps (tra i servizi online) una procedura denominata ‘Calcolatore della pensione’ che consentirà agli iscritti all’Inps di conoscere in via previsionale la data del proprio pensionamento e l’importo presuntivo della pensione.
Nella prima fase (da aprile) potranno accedere al servizio solo i lavoratori iscritti all’Inps nati prima del 31 dicembre 1955, che sono in possesso di contribuzione accreditata in una sola delle seguenti gestioni:
  • Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;
  • Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti);
  • Gestione separata.
Solo per coloro che hanno contributi accreditati sia nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti sia nella Gestione separata, il servizio consente anche il calcolo della pensione in regime di totalizzazione tra le due gestioni.
Il servizio non potrà essere utilizzato da chi è già titolare di pensione. Nei prossimi mesi il servizio verrà progressivamente attivato in modo da renderlo disponibile a tutti i lavoratori in prossimità del conseguimento dei requisiti di pensione.

Simulatore della pensione

Entro la fine del 2013, sarà rilasciato il simulatore di pensione che consentirà ai lavoratori più giovani, una simulazione del calcolo della propria pensione, nonostante la lontananza dal momento della pensione non consenta di formulare ipotesi sufficientemente attendibili di calcolo della pensione (troppe le variabili: l’evoluzione retributiva individuale, gli anni e la continuità del lavoro, la scelta del periodo di pensionamento, etc.).
Partendo dall’estratto conto dei contributi effettivamente versati all’Inps, il ‘Simulatore della pensione’ fornirà ai lavoratori più giovani uno strumento in grado di elaborare differenti scenari previdenziali (sulla base di profili codificati) proiettando ipotesi collegate all’atteso futuro lavorativo.
I lavoratori più giovani avranno così a disposizione, entro la fine dell’anno, uno strumento fondamentale di educazione al risparmio previdenziale e di grande valore formativo, che potrà fornire indicazioni utili per compiere con maggiore consapevolezza le scelte che si troveranno a dover compiere nel loro futuro lavorativo e nell’eventuale scelta di forme di integrazione previdenziale.


http://www.lavoroediritti.com/2013/03/al-via-tre-nuovi-servizi-telematici-per-conoscere-la-tua-pensione/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+lavoroediritti+%28Lavoro+e+Diritti%29

lunedì 11 marzo 2013

Rating Italia, verso il punto di non ritorno? Ecco quanto manca


Era nell'aria ed è arrivato. Il downgrade all'Italia da parte di Fitch è piovuto venerdì pomeriggio, a Piazza Affari spenta. Con quest'altro "notch" in meno (da A- BBB+) l'Italia perde l'ultima "A" nel giudizio sulla solvibilità del debito attribuito dalle tre sorelle statunintensi (S&Poor's, Moody's e Fitch) che da sole controllano il 90% dei mercato globale dei rating.
Quali reazioni ci potrebbero essere lunedì sui mercati? Secondo gli esperti interpellati al workshop Ambrosetti non sono attesi grossi scossoni. In effetti, il giudizio di Fitch si va ad allineare a quello già espresso da S&Poor's (BBB+) e resta di un gradino più alto rispetto alla valutazione Baa2 di Moody's (guarda la tabella dei rating).
A questo punto all'Italia resta la "A" dell'agenzia di rating canadese Dbrs che è tra le quattro agenzie (assieme alle tre sorelle) di cui la Banca centrale europea tiene conto per selezionare i titoli da dare a garanzia nelle sue operazioni di rifinanziamento. La stessa Dbrs, un giorno prima di Fitch, ha comunque tagliato il giudizio sul Paese Italia, da "A" ad "A low", bocciando l'esito incerto delle elezioni.
In ogni caso, considerando i rating delle quattro agenzie citate, l'Italia resta al momento all'interno della "categoria protetta" degli investment grade. E fino a che si resta su questo livello vuol dire che il debito è considerato complessivamente affidabile.
La situazione potrebbe invece peggiorare se le agenzie di rating ponessero l'Italia sotto questa soglia di guardia facendola scivolare nel girone degli investimenti speculativi ("non investment grade speculative").
A quel punto c'è il rischio che parta un'ondata di vendite automatica generata da quegli investitori, in particolare fondi pensione internazionali, che adottano per policy interna clausole di sicurezza tali per cui non possono detenere in portafoglio titoli sotto la categoria "investment grade".
Bene, quanto è distante l'Italia dalla soglia d'allarme? La tabella allegata - evidenzia tutti i gradini di giudizio (i cosiddetti "notch") in cui le tre sorelle americane catalogano debiti pubblici e privati che finiscono nella loro orbita - ci indica che l'Italia può permettersi di scendere ancora di due gradini (nella scala di Fitch e S&Poor's) e di un solo gradino (nella scala di Moody's) prima di sprofondare nell'arena degli investimenti speculativi.
E dato che Moody's è quella al momento più aggressiva nei confronti dell'Italia (ha un outlook negativo sul Paese dopo che «le recenti elezioni hanno aumentato il rischio che lo slancio per le riforme strutturali avuto durante il governo Monti perda vigore e arrivi a un punto morto») vuol dire che c'è comunque da stare all'erta.
C'è però una piccola consolazione in questo criticatissimo universo dei rating (restano irrisolti molti conflitti di interesse nell'operato di queste agenzie su cui è in corso un'inchiesta della Procura di Trani). Se i mercati tenessero per buono il rating dato all'Italia da Egan Jones (la quarta agenzia statunitense) che a luglio ha bocciato il debito italiano a CCC+, allocandolo nella categoria "rischio sostaziale" (peggiore del girone degli "altamente speculativi"), qualcuno comincerebbe a pensare davvero di fare le valigie.