Una raccolta di idee, spunti, articoli e link per orientarsi nel mondo della finanza, appunti ed idee utili che incontro durante il mio lavoro. Per essere aggiornato sui nuovi post segui il blog via mail iscrivendoti nella casella in basso.
giovedì 18 ottobre 2012
Parte la «vera» Iva per cassa Un po' di ossigeno per Pmi e autonomi
È abuso d'ufficio invitare il paziente operato in ospedale a fare visite di controllo nello studio privato
martedì 16 ottobre 2012
Legge di stabilità: i tagli a deduzioni e detrazioni IRPEF
I limiti alle detrazioni e deduzioni fiscali, decisi con la legge di stabilità, scatteranno già da quest'anno in corso e saranno dunque retroattivi. In questa infografica i tagli a deduzioni e detrazioni previsti dal Governo
http://www.soldionline.it/infografiche/infografica-i-tagli-a-deduzioni-e-detrazioni-irpef
giovedì 11 ottobre 2012
Chi guadagna e chi perde dagli interventi su Iva, Irpef e detrazioni
Quanto potrebbe valere la riduzione Irpef
Per capire "al buio" quanto potrebbe valere la riduzione di un punto percentuale dell'Irpef del primo scaglio con aliquota al 23% (ridotta al 22) e redditi dichiarati fino a 15mila euro e del secondo scaglione con aliquota al 27% (ridotta al 26), ci si può servire delle analisi statistiche sulle dichiarazioni dei redditi rese note dal Dipartimento delle Finanze. Da questi dati, che ricordiamo fotografa solo i contribuenti che si dichiarano al fisco e non certo chi si nasconde o evade, emerge che sono circa 33 milioni i soggetti che presentano Unico o il 730 dichiarando fino a 28mila euro. E per questa platea l'effetto della riduzione della pressione fiscale sarà pari all'1 per cento.
Il taglio si spalma su altri 8 milioni di contribuenti
Ma attenzione. Manovrando sulle aliquote lo sconto concesso dal governo produce effetti su tutta la curva Irpef, infatti man mano che il reddito cresce quel taglio della pressione fiscale si spalma su tutti i restanti 8 milioni di contribuenti Irpef. Per fare due rapidi conti un contribuente che dichiara 20mila euro con i primi due scaglioni ante legge di stabilità 2013 e al netto di possibili detrazioni e deduzioni deve al Fisco 4.800 euro di imposta. Con la riduzione delle due aliquote al 22 e al 26% il risparmio per il contribuente è di 200 euro (l'imposta dovuta scende infatti a 4.600 euro). Duecento euro annui che comunque difficilmente potranno bilanciarsi con l'aumento di un punto delle due aliquote Iva del 10 e del 21% che produrranno comunque un aumento sui consumi. Una partita di giro che si completa con la rimodulazione delle detrazioni e delle deduzioni Irpef.
Doppia stretta sulle deduzioni
Una doppia stretta che riguarda le deduzioni dell'articolo 10 del Tuir come gli assegni al coniuge, le spese per adozioni internazionali, la perdita di avviamento, nonché le detrazioni d'imposta del 19% indicate nell'articolo 15 del testo unico. In quest'ultimo caso faranno eccezione le spese mediche. Il meccanismo messo a punto per recuperare risorse da "girare" a copertura del taglio dell'Irpef prevede per le deduzioni l'introduzione di una franchigia di 250 euro per i redditi superiori a 15mila euro. In sostanza per un assegno al coniuge di 300 euro annui la deduzione si riduce a 50 euro. Per le detrazioni d'imposta al 19%, invece, viene introdotta una soglia complessiva di 3mila euro tra tutti gli sconti di cui può beneficiare il contribuente (come, per esempio, interessi passivi per i mutui, spese veterinarie, quelle funebri). Dunque, a conti fatti tra il costo delle "cose" in aumento e sconti fiscali ridotti, la riduzione della pressione fiscale rischia di restare una partita di giro.
mercoledì 10 ottobre 2012
Arriva il Fondo Salva Stati. Caratteristiche e Funzionamento
I PRIMI DUE PAESI che potranno usufruire del fondo salva-Stati saranno la Grecia e la Spagna. Dalla Grecia giungono notizie che i fondi a disposizione del governo riusciranno a coprire soltanto fino al mese di novembre. Ma nel Vertice del 18-19 ottobre che si terrà a Bruxelles non è prevista alcuna decisione in merito agli aiuti alla Grecia.
LE RISORSE a disposizione dell'Esm potranno essere impiegate per la concessione di prestiti 'ex post' - come avvenuto per Grecia, Irlanda e Portogallo - o di prestiti 'preventivi', ma anche - sempre in base a condizioni fissate nero su bianco in memorandum d'intesa e nella versione scudo anti-spread - per acquisti di titoli pubblici sui mercati primario e secondario.
DAL PRIMO MARZO 2013 potranno usufruire del sostegno dell'Esm solo i Paesi dell'Eurozona che avranno ratificato il Patto di bilancio. I casi di comprovata emergenza, il Board dell'Esm - composto dai ministri delle Finanze - potrà mettere da parte il vincolo dell'unanimità e prendere decisioni a maggioranza qualificata raccogliendo l'85% dei voti degli aventi diritto.
http://www.professionefinanza.com/scheda.php?id=6988lunedì 8 ottobre 2012
contributi affitto: domande dal 15 ottobre per avere tra i 1.800 e i 4.200 euro l’anno per tre anni
La Regione Toscana dà una nuova occasione ai giovani toscani che vogliono prendere una casa in affitto. Il 15 ottobre verrà aperta la seconda tranchedel bando del progetto Giovanisì “Contributo al pagamento del canone di locazione” che prevede all’interno delle misure a sostegno dell’autonomia abitativa dei giovani un pacchetto di interventi di complessivi 45 milioni di euro, da erogare nel triennio 2011-2013.
In pratica, i giovani tra i 25 e i 34 anni che vorranno mettere su casa, partecipando al bando potranno contare un contributo per l’affitto tra 150 e 350 euro mensili per 3 anni, ovvero da 1.800 a 4.200 euro all’anno. Tra le novità rispetto al primo bando - chiuso lo scorso 31 gennaio con oltre 1.000 domande per un totale di circa 700 contratti stipulati per un ammontare di quasi 3 milioni di euro per tre anni – la riduzione da 5 a 2 anni del tempo di residenza in Toscana del nucleo familiare di origine per chi fa la domanda, e nel caso di una coppia, è sufficiente che tale requisito sia rispettato da almeno un componente. Entro la primavera la Regione promuoverà una terza tranche di contributi.
IL BANDO
Termini:
Il bando, che sarà online sul sito di Giovanisì a partire dall’8 ottobre, aprirà il 15 ottobre 2012 e sarà possibile presentare domanda fino al 21 dicembre 2012.
Giovani dai 25 ai 34 anni che vivono in Toscana:
L’intervento è diretto ai giovani in età compresa tra i 25 ed i 34 anni (con priorità per la fascia 30-34 anni), residenti in Toscana da almeno 2 anni presso il nucleo familiare di origine.
Contributo da 150 a 350 euro al mese per 3 anni:
E’ previsto un contributo variabile da 1.800 a 4.200 euro all’anno per tre anni (da un minimo di 150 ad un massimo di 350 euro al mese) a seconda delle fasce di reddito e tenendo conto della presenza e del numero di figli.
- Il contributo al pagamento dell’affitto verrà erogato in quote semestrali anticipate a seguito della presentazione di un regolare contratto di locazione.
- L’immobile da affittare come prima casa, e per la durata minima di tre anni, deve essere situato in Toscana e deve presentare i requisiti di abitabilità.
Non sono ammesse a contributo i contratti di locazione:
- riguardanti gli appartamenti di lusso e quelli di categoria catastale A1, A8 e A9,
- a carattere transitorio,
- quelle sottoscritte con parenti o affini,
- di porzioni di alloggio e di immobili realizzati con programmi di edilizia residenziale pubblica,
- stipulati in data antecedente al 21 dicembre 2012.
Il contratto di affitto, deve essere stipulato e presentato alla Regione Toscana entro centottanta giorni dall’approvazione della graduatoria degli ammessi a contributo che sarà pubblicata sul BURT e resa disponibile sul sito Giovanisì.
Requisiti dei giovani richiedenti:
Tutti i seguenti requisiti debbono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di contributo.
- cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea o nell’essere comunque in regola con le norme in materia di immigrazione;
- appartenere alla fascia di età compresa fra 25 – 34 anni (per le coppie già costituite o in via di formazione, è sufficiente che il requisito dell’età sia rispettato da uno dei due giovani, purché l’altro sia maggiorenne);
- essere residente in Toscana nel nucleo familiare d’origine da almeno due anni (per le coppie già costituite o in via di formazione, è sufficiente che il requisito della residenza sia rispettato di uno dei due giovani)
- rientrare in un valore ISEE della famiglia di origine (genitori e parenti compresi quelli considerati affini, come i suoceri, entro il secondo grado) non superiore a 40.000 euro;
- dichiarare un reddito individuale complessivo ai fini Irpef non superiore a 35.000 euro lordi, limite che passa a 45.000 euro in caso di coppie e a 55.000 euro in caso di più richiedenti non legati da parentela.
- non essere titolare per quote che oltrepassano il 30% di diritti di proprietà, di usufrutto, di abitazione o uso di immobili destinati ad abitazione situati in territorio nazionale;
- non avere mai beneficiato di altri contributi pubblici per il pagamento dell’affitto;
Il limite massimo di reddito IRPEF dei giovani richiedenti:
- 35.000 euro per i nuclei monoparentali (lettera a) e per i singoli (lettera d)
- 45.000 euro in caso di nuclei familiari coppie spostate o di fatto (lettere b e c) e di due richiedenti di cui alla lettera e)
- 55.000 in caso di tre o più richiedenti (lettera e)
Nucleo familiare di origine:
- Per nucleo familiare di origine si intende quello composto da genitori, parenti (ad es. nonni) o affini (es. suoceri) entro il secondo grado.
- Per “emancipazione dalla famiglia di origine” e “autonomia abitativa” si intende la costituzione da parte dei giovani di un proprio nucleo familiare avente una delle seguenti composizioni:
a) nucleo monoparentale con figli (famiglia di 1 solo genitore con 1 o più figli conviventi a carico)
b) coppia coniugata o convivente more uxorio
c) coppia costituita da giovani che provengono da due distinti nuclei familiari di origine
d) persone singole, compresi i separati legalmente (sentenza del Tribunale)
e) due o più giovani non legati da rapporti di parentela intenzionati a costituire una solidale coabitazione e a condividere gli oneri e le responsabilità riguardanti la locazione e la complessiva conduzione dell’alloggio.
Tre fasce di reddito: minima, intermedia, massima
Il contributo sull’affitto sarà più alto se la fascia di reddito a cui appartiene il giovane, o la coppia, o il gruppo è più bassa. Diminuisce con l’aumentare del reddito. Tre le fasce di reddito: minima, intermedia e massima (per tabella consulta il bando).
Il reddito IRPEF è quello riferito all’anno 2011 mentre il valore Isee è quello in corso di validità
Il contributo aumenta con il numero di figli:
Il contributo al pagamento del canone di locazione varia da un minimo di 1.800 (150 euro al mese) ad un massimo di 4.200 euro all’anno (350 euro al mese) ed è articolato in rapporto alla presenza di figli e alle fasce di reddito (per tabella consulta il bando) .
Trasferimento residenza anagrafica:
Entro novanta giorni dal contratto è obbligatorio trasferire la residenza anagrafica presso l’abitazione presa in affitto e abitarvi regolarmente pagando il canone di affitto accordato per l’intero triennio.
per leggere il bando vai alla pagina dedicata del sito
http://www.giovanisi.it/2012/10/08/giovanisi-contributi-affitto-domande-dal-15-ottobre-per-avere-tra-i-1-800-e-i-4-200-euro-lanno-per-tre-anni/venerdì 5 ottobre 2012
nuovo albo per i promotori
martedì 2 ottobre 2012
Impresa e famiglia: la deducibilità fiscale dei beni aziendali
In questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato anche dei chiarimenti sulla manovra dello scorso ferragosto attraverso la circolare 36/E. Il documento spiega che se un bene dell’impresa viene utilizzato dai soci o dai familiari, perde la sua totale inerenza con l’attività. Ciò significa, per principio generale, che le spese e i costi che si riferiscono al bene non potrebbero essere più deducibili. Per questa ragione nelle ditte individuali, nelle società di persone e nelle società a responsabilità limitata che hanno optato per la trasparenza fiscale; i costi e spese non inerenti all’attività di impresa diventano indeducibili e inoltre in capo all’utilizzatore si verrà a creare un reddito imponibile pari al valore del bene. Come si è più volte fatto notare, a causa dell’indeducibilità del costo e all’imponibilità del reddito si genera una doppia tassazione.
In aiuto del contribuente la circolare chiarisce che nel quadro RL (tra i redditi diversi) dell’UNICO si dovrà indicare il valore del bene divenuto imponibile, ovvero la differenza tra il valore normale dell’uso e il prezzo pagato dal socio, al netto del vantaggio fiscale perso dalla società (la quota di imposte che la società dovrà pagare per il costo divenuto indeducibile).
A partire dal 2013 la riforma Fornero toglierà agli imprenditori e ai professionisti anche un 12,5% di deducibilità dei mezzi ad uso promiscuo, come ad esempio i veicoli utilizzati durante l’attività di impresa ma anche nella vita privata. Infatti la nuove legge, all’articolo 4 commi 72 e 73, ha modificato l’articolo 164 comma 1 lettera b) del TUIR; riducendo dal 40% al 27,5% la quota di deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi relativi alle autovetture, agli autocaravan, ai ciclomotori e ai motocicli, che non sono utilizzati esclusivamente come beni strumentali all’attività d’impresa.
I nuovi limiti di deducibilità entreranno in vigore a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge; si tratta, quindi, del 2013. Si ricorda che esiste un doppio limite di deducibilità, in particolare, si fa riferimento al limite di deducibilità percentuale che passa dal 40% al 27,5%, per effetto dell’articolo 4 comma 72 lettera a) della riforma del Lavoro e al limite di valore fiscalmente riconosciuto, rimasto inalterato anche a seguito della nuova disposizione.
Il tetto massimo di riconoscimento fiscale del costo d’acquisto sostenuto per l’acquisto del mezzo di trasporto, pari a 18.075,99 euro per autovetture e autocaravan, 4.131,66 euro per i motocicli, 2.065,83 euro per i ciclomotori.
considerando che i suddetti limiti operano congiuntamente, il costo massimo fiscalmente deducibile sarà:
- 4.970,89 euro (27,5% di 18.075,99 euro) per autovetture e autocaravan;
- 1.136,20 euro (27,5% di 4.131,66 euro) per i motocicli;
- 568,10 euro (27,5% di 2.065,83 euro) per i ciclomotori.
Inoltre va ricordato che se le imprese hanno stipulato contratti di leasing per l’utilizzo di mezzi di trasporto, il tetto massimo di riconoscimento fiscale dei canoni di leasing è il medesimo previsto in caso di acquisto dei veicoli.
Per quanto concerne i canoni di locazione e noleggio, il costo massimo fiscalmente deducibile sarà:
- 994,18 euro (27,5% di 3.615,20 euro) per autovetture e autocaravan;
- 213,03 euro (27,5% di 774,69 euro) per i motocicli;
- 113,62 euro (27,5% di 413,17 euro) per i ciclomotori.
Resta, invece, ferma la deducibilità all’80% per i veicoli utilizzati da agenti e rappresentanti di commercio, con i medesimi limiti di costo fiscalmente rilevante previsti dall’attuale articolo 164 comma 1 lettera b) del TUIR.
http://www.abcrisparmio.it/guide/fisco-tasse/impresa-e-famiglia-la-deducibilita-fiscale-dei-beni-aziendali