La decisione
La Banca centrale statunitense, al termine della riunione del Fomc ha deciso di lasciare i tassi di interesse a un range tra lo 0 e lo 0,25%, il minimo storico a cui erano stati portati nel dicembre 2008. Rivisto al rialzo il Pil statunitense per il 2012: la crescita sarà compresa tra il 2,4 e il 2,9%. La disoccupazione scenderà
La Fed ha comunicato che nel mese di marzo c'è stata una ripresa moderata dell'economia Usa, con un miglioramento del mercato del lavoro e un calo della disoccupazione, che pure resta a livelli elevati. Le condizioni economiche - ha precisato la Federal reserve - permetteranno un livello dei tassi "eccezionalmente basso" almeno fino al 2014. La banca centrale americana prevede che "la crescita economica rimanga moderata per i prossimi trimestri e quindi cominci a prendere moderatamente slancio". L'inflazione è leggermente salita, ma il rialzo è largamente da attribuire al rincaro dei prezzi del petrolio, che è destinato a essere temporaneo. "Le aspettative di inflazioni a lungo termine restano stabili". Il settore immobiliare "nonostante i segnali di miglioramento, resta depresso".
Non è previsto alcun ritocco al programma di stimoli all'economia già avviato dalla Fed. Nel documento il Fomc ha ribadito l'impegno a "sostenere una più solida ripresa economica e ad assicurare che l'inflazione rimanga a livelli in linea con gli obiettivi della fed", ovvero a proseguire con una politica "altamente accomodante" e a continuare con il programma di acquisto bond avviato a settembre e con la politica di reinvestimento dei ricavi dei titoli in portafoglio. Tuttavia non ci sono indicazioni di alcun tipo su un possibile terzo round di quantitative easing o su altre azioni straordinarie a sostegno dell'economia.
http://www.repubblica.it/economia/2012/04/25/news/la_fed_lascia_i_tassi_invariati-33944751/
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