mercoledì 18 luglio 2012

Pensioni e stipendi, stop ai contanti sopra mille euro. Gli obblighi e i diritti fino al 30 settembre

Lo stop al contante fa rotta su pensioni, stipendi e compensi pubblici. La data spartiacque è stata lo scorso primo luglio, quando è scattato l'obbligo di pagamento da parte della Pa (centrale e locale) tramite strumenti elettronici bancari o postali se le somme sono superiori a mille euro. Fino al 30 settembre, però, ci sarà una fase cuscinetto che consentirà delle vie d'uscita per incassare gli importi in assenza di conti corrente o altri canali che assicurino la tracciabilità dei flussi.
Questo periodo transitorio ha il compito di rendere più agevole il passaggio da un sistema a un altro fin quando non potrà più essere utilizzato il contante.

L'adeguamento
In questo arco temporale (previsto dall'articolo 3, comma 4-bis, del Dl 16/2012), se i pensionati non indicano un conto di pagamento su cui accreditare le rate della pensione (conto corrente bancario, postale o un libretto postale), l'Inps deve continuare a disporre i pagamenti mensili. Le somme non saranno però a disposizione del pensionato/lavoratore in quanto affluiranno su un conto di servizio transitorio e infruttifero di interessi, senza oneri per il beneficiario. In pratica le rate della pensione o degli altri emolumenti risulteranno “congelate” nell'attesa che il pensionato/lavoratore effettui la sua scelta. Una volta che il pensionato avrà effettuato la scelta, le somme temporaneamente “congelate” saranno sbloccate affluendo dal conto transitorio allo strumento di pagamento indicato (conto corrente bancario, postale). Il trasferimento sarà effettuato senza addebito di spese e oneri per il beneficiario.

Le opzioni
Fino al 30 settembre, anche se il pensionato non risulterà ancora titolare di un conto corrente o di altro strumento idoneo ad assicurare la tracciabilità della pensione, potrà comunque ottenere il pagamento delle somme spettanti tramite un assegno di traenza. Si tratta di una particolare forma di assegno solitamente emesso nei casi in cui un'azienda o un ente pubblico deve effettuare un rimborso di denaro nei confronti di un soggetto di cui non conosce le coordinate bancarie. L'assegno così emesso è non trasferibile e riporta una specifica data prefissata e inderogabile che una volta trascorsa non consente più l'incasso del titolo.
Dal 1° ottobre in poi
Una volta terminata la fase transitoria, cioè passato il 30 settembre senza che il pensionato o il lavoratore della Pa abbiano indicato lo strumento per ricevere l'accredito della somma (pensione/stipendio), le somme temporaneamente depositate sul conto transitorio torneranno nella piena disponibilità dell'Inps. Questo non significa che il lavoratore o il pensionato hanno perso il diritto a percepire i ratei di pensione o di stipendio. Infatti, una volta comunicati gli estremi del conto corrente bancario o postale si avvierà nuovamente l'iter per ottenere il pagamento delle somme rimaste temporaneamente congelate.
L'obbligo di tracciabilità dei pagamenti (delineato dall'articolo 12 del decreto salva-Italia di dicembre) ha dato luogo a notevoli perplessità in relazione ai costi che le fasce più deboli avrebbero dovuto sopportare per l'apertura e la gestione di un conto corrente bancario o postale. Così il Dl 201/2011 ha previsto la stipula di una convenzione tra il Mef e l'Abi e Poste italiane. In base a tale accordo, siglato il 1°giugno scorso, deve essere offerto ai clienti un nuovo conto di base cioè a zero spese appositamente ideato per i pensionati ed i soggetti socialmente svantaggiati.
Il ruolo dell'Isee
Il conto base, chiamato conto base di tipo A, è completamente gratuito (compreso il bollo) solo per chi ha un reddito Isee non superiore a 7.500 euro. L'Isee è un indicatore di reddito che viene calcolato sommando tutti i redditi della famiglia e poi rapportandoli al numero dei componenti e ad altri parametri in modo da ottenere l'indice della “ricchezza” del nucleo famigliare.
Lo stesso prodotto (conto) è offerto a tutti con il pagamento di un canone onnicomprensivo, oltre all'imposta di bollo se la giacenza media supera i 5mila euro. I pensionati che ricevono l'accredito di un assegno mensile fino a 1.500 euro possono alternativamente: accedere a un conto base più semplificato a costi zero (oltre al bollo per le giacenze medie superiori a 5mila euro); oppure al conto A, con un canone semplificato o con il pagamento delle operazioni aggiuntive. Nel caso in cui sia dovuta l'imposta di bollo l'ammontare risulterà pari a 34,20 euro.
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2012-07-16/stop-contante-moratoria-064101.shtml?uuid=Ab3gXU8F

5 commenti:

  1. tutti i pensionati con pensione inferiore a mille euro, possono stare tranquilli! un messaggio dell'inps dice che la tredicesima sarà pagata in contanti dalle poste anche se di importo superiore a 1000 euro, cosi come tutte le rate che contengono arretrati o altri emolumenti straordinari.

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  2. Conguagli una tantum
    Il comma 4-ter dell’art.3 specifica che nell’individuazione dei pagamenti che superano la soglia dei 1.000 euro non devono essere presi in considerazione gli importi corrisposti a titolo di tredicesima mensilità. Per analogia, non sono soggetti alle suddette limitazioni all’uso del contante i pagamenti delle pensioni che hanno un importo ordinariamente inferiore a 1.000 euro, anche nei casi in cui per singole rate sia superata la suddetta soglia per la concomitanza del pagamento di arretrati pensionistici, conguagli fiscali e somma aggiuntiva (cd. “quattordicesima”).

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  3. Gestione dei pagamenti nel periodo transitorio (luglio – settembre 2012)
    Il comma 4-bis del suddetto art.3, inoltre, aggiunge all’art. 2, comma 4-ter del Decreto-legge n° 138 del 13 agosto 2011 i commi 4-sexies e 4-septies, che dettano norme specifiche per la gestione dei pagamenti pensionistici erogati dall’Istituto nei casi in cui i beneficiari di trattamenti di importo superiore a 1.000 euro entro il 30 giugno 2012 non abbiano indicato un conto di pagamento su cui accreditare le rate pensionistiche.
    Le norme citate prevedono in questi casi una fase transitoria di tre mesi a partire dal 1° luglio, durante la quale l’Istituto deve continuare a disporre i pagamenti mensili in attesa che il pensionato effettui la scelta delle modalità alternative alla riscossione in contanti.
    In questi casi, i pagamenti disposti dall’Istituto saranno sospesi da Poste Italiane Spa e dalle Banche che verseranno le somme in un conto di servizio transitorio ed infruttifero, senza oneri per il beneficiario.
    Il pensionato ha la possibilità di indicare il conto corrente o libretto bancario o postale su cui trasferire le somme entro il 30 settembre 2012. Nel caso in cui la scelta venga effettuata, le somme sono trasferite da Poste Italiane Spa e dalle Banche senza spese o oneri per il beneficiario. Al contrario, i prestatori dei servizi di pagamento, decorso inutilmente il termine del 30 settembre, restituiranno all’Istituto le somme accantonate sul conto di servizio.
    Il suddetto comma 4-septies prevede, infine, che nei mesi di luglio, agosto e settembre il pensionato può, comunque ottenere il pagamento mediante assegno di traenza.
    Tale modalità sarà seguita anche nel caso in cui il pensionato, non titolare di conto corrente o libretto postale, che fino a giugno ha riscosso la pensione allo sportello di Poste Italiane Spa scelga di localizzare il pagamento su un conto corrente o libretto bancario, in quanto Poste Italiane Spa non è in condizione di trasferire con bonifico le somme su un conto corrente bancario.

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  4. Salve sig. Antonio le scrivo chiedendole, sul decreto si parla di stipendio dato da una pubblica amministrazione centrale o locale o dai loro enti. Così scritto sul decreto salva Italia del 6-12-11.
    Quindi un'attività privata, può pagare uno stipendio di un proprio dipendente in contanti anche se superiore ai 1000e?
    E seconda domanda, una busta paga che supera 1000e che contiene però sia la 13ma che la 14ma, se escludessimo quest'ultime voci, e la busta paga a lordo arriva intorno a 1000e, quindi a netto chiaramente sotto i 1000e, và sempre pagata con tracciabilità o secondo quello che dice il comma 4-ter dell'art. 3 si può anche pagare in contanti?
    Cordiali saluti, attendo un suo riscontro.
    Valerio.

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  5. Ciao Valerio... A quanto ci ho capito io :-) il limite dei 1000€ si applica a qualunque transazione a qualunque titolo come da art 12 della legge 214 del dicembre 2011 poi convertita in legge ...quindi ad occhio direi che il limite dei 1000€ si apllichi anche ai privati

    Per quel che riguarda le tredicesime e le quattordicesime ed altri conguagli per le pensioni sono quasi sicuro (in base alla comunicazione INPS citata sopra) che non concorrano alla soglia quindi che non facciano scattare il divieto dei contanti.....qui però o un dubbio sul settore privato, cercherò di informarmi quanto prima

    Prendi comunque con le molle le mie riflessioni...per una risposta definìva magari puoi sentire un CAF o un consulente del lavoro

    Grazie del commento e delle domande....Antonio

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