martedì 17 luglio 2012

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PRONTI PER UN’ALTRA ESTATE DIFFICILE SUI MERCATI FINANZIARI

Rispetto a tre mesi fa la nostra visione della situazione europea rimane invariata. Con un tendenziale peggioramento del rapporto debito/PIL nella zona Euro, che tiene lontani gli investitori internazionali, e con la persistente contrazione dei prestiti da parte delle banche locali (è ormai evidente che le operazioni di LTRO da parte della BCE non sono state in grado di invertire questa tendenza), il rischio che la crisi finanziaria trascini l’Europa in una crisi economica è aumentato. Non è stato spezzato il circolo vizioso che tiene uniti il rallentamento economico, il debito sovrano e i bilanci delle banche. Peggio ancora, il sospiro di sollievo che i mercati hanno tirato recentemente, sostenuto da un accordo tra i paesi membri dell’UE, apparentemente raggiunto per aumentare i poteri del Meccanismo Europeo di Stabilità, sembra non tenere conto del fatto che la capacità di finanziamento del Meccanismo non è stata incrementata. In altre parole, a nostro avviso l’Eurozona non è ancora pronta a cogliere la sfida di reprimere una crisi in peggioramento, mentre la Banca Centrale Europea non sta mostrando una grande volontà di adottare misure non convenzionali per sostenere l’economia o per contrastare la crisi del debito, almeno nel breve termine.

Nel frattempo la crescita mondiale è in rallentamento, il che rende l’attività di deleveraging ancora più dolorosa per i paesi più deboli. La nostra analisi sugli andamenti previsionali degli utili aziendali ci suggerisce che i dati trimestreli sui profitti, che verranno pubblicati dalle imprese in Europa e negli Stati Uniti nel corso delle prossime settimane, saranno probabilmente deludenti. Inoltre, è anche probabile che le stime sugli utili futuri riflettano un peggioramento dello scenario macro economico. L’universo dei mercati emergenti è ancora nel complesso solido, ma il suo tasso di crescita è in evidente rallentamento e non sarà più sufficiente per tenere l’Europa al riparo dalla recessione.

Di conseguenza, nei prossimi mesi la nostra strategia di investimento continuerà ad essere molto prudente, soprattutto per i fondi che mirano ad un obiettivo di performance assoluta. Il compito di proteggere il patrimonio dei nostri clienti, in particolare per la gamma di fondi Patrimoine, resterà una nostra priorità e, come già abbiamo fatto fin dall’inizio di questa crisi, da cinque anni a questa parte, continueremo ad utilizzare tutti gli strumenti di semplice gestione del rischio per raggiungere questo scopo. La costruzione difensiva dei nostri portafogli azionari e obbligazionari, la loro composizione valutaria a favore del dollaro, la gestione attiva della componente azionaria e del tasso di esposizione, a livello geografico, apporteranno tutte un contributo alla nostra strategia.

In quest’ottica, presteremo chiaramente grande attenzione a qualsiasi evoluzione che possa influire sulla nostra attuale valutazione del rischio e delle potenzialità. L’estate potrebbe rivelarsi difficile per i mercati, come l’anno scorso. Come allora siamo preparati ad affrontare le turbolenze dei mercati, nel caso si verificassero, per continuare ad offrire solide performance ai nostri clienti. 
 
Didier Saint-Georges
Member of the Investment Committee
 

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